TGEAmbiente: il periodico dell’informazione ambientale (EA-nr.7 del 10/09/2015)
Legge 6 agosto 2015, n. 125: enti locali, sicurezza, rifiuti.D.M. 7 agosto 2015: classificazione dei rifiuti radioattivi. Il nuovo codice di prevenzione incendi. Elenco delle norme UNI entrate in vigore nel mese di luglio 2015. Nove milioni di euro per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto in Emilia-Romagna. Idrocarburi: novità normative. Qualità dell’aria: Direttiva UE n. 2015/1480. ILVA: alcune novità. Pubblicato il 7° aggiornamento CLP che modifica la classificazione di 32 sostanze e miscele.
1°
Legge 6 agosto 2015, n. 125: enti locali, sicurezza, rifiuti
Il 15 Agosto 2015 entrerà in vigore la Legge 06 Agosto 2015, n. 125, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali (GU: Serie Generale n.188 del 14-8-2015 – Suppl. Ordinario n. 49 ).
Argomenti trattati:
- disposizioni in materia di enti locali,
- disposizioni per garantire la continuità dei dispositivi di sicurezza e di controllo del territorio,
- razionalizzazione delle spese del Servizio sanitario nazionale,
- norme in materia di rifiuti e di emissioni industriali,
- nuove definizioni di “produttore di rifiuti”, “raccolta” e “deposito temporaneo”, di cui all’articolo 11, comma 16-bis
- abrogazione artt. 1 e 2 del D.L. 4 Luglio 2015, n. 92, che originariamente contenevano modifiche in tema di rifiuti e AIA
- norma in materia di caratteristiche di pericolo dei rifiuti (caratteristica dell’ecotossicità – HP 14), di cui all’art. 7 comma 9-ter
- disposizioni in materia di TARI E TARES
- Rifiuti e AIA
2°
D.M. 7 agosto 2015: classificazione dei rifiuti radioattivi, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45 (Gazzetta ufficiale: Serie generale n. 191 del 19 agosto 2015)
(articolo di proprietà del sito www.tuttoambiente.it)
Con il D.M. 7 agosto 2015 sono state dettate, a livello nazionale, le norme destinate a regolamentare la classificazione dei rifiuti radioattivi, in ossequio a quanto previsto dall’art. 5, D.L.vo 4 marzo 2014, n. 45 (“Attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi”). L’art. 1 precisa che “La normativa nazionale sulla gestione dei rifiuti radioattivi prodotti nell’impiego pacifico dell’energia nucleare è volta ad assicurare che i lavoratori, la popolazione e l’ambiente siano protetti dai pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti, tenendo anche conto dell’impatto sulle generazioni future”. Viene inoltre prescritto che la produzione di rifiuti radioattivi debba essere mantenuta entro il “minimo ragionevolmente praticabile”, e che la relativa gestione debba avvenire in sicurezza a partire dalla generazione fino allo smaltimento. Nello specifico il D.M. regolamenta la classificazione dei rifiuti radioattivi, anche in relazione agli standard internazionali, associando a ciascuna categoria specifici requisiti in relazione alle diverse fasi di gestione dei rifiuti stessi. L’art. 2, comma 2 specifica che tale classificazione si riferisce ai rifiuti radioattivi solidi condizionati: all’atto della generazione, i rifiuti radioattivi solidi e liquidi sono preliminarmente classificati in relazione alla tipologia di condizionamento per essi prevista nel rispetto dell’obiettivo di minimizzazione dei volumi finali dei rifiuti condizionati prodotti. Il D.M. non si applica invece a taluni rifiuti indicati al comma 5 del medesimo articolo. L’art. 4 riporta le varie classi di rifiuti radioattivi, che sono suddivisi in:
a) rifiuti radioattivi a vita media molto breve;
b) rifiuti radioattivi di attività molto bassa;
c) rifiuti radioattivi di bassa attività;
d) rifiuti radioattivi di media attività;
e) rifiuti radioattivi di alta attività.
Nell’Allegato I, Tabella 1 del D.M. 7 agosto 2015 sono riportate le modalità di smaltimento per ciascuna delle suddette categorie. Il D.M. in esame è entrato in vigore in data 20 agosto 2015.
3°
Il nuovo codice di prevenzione incendi
(articolo di proprietà del sito www.necsi.it)
Il 20 agosto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 – Suppl. Ordinario n. 51 il decreto del Ministro dell’Interno 3 agosto 2015 recante “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139”. L’importante provvedimento, che entrerà in vigore 18 novembre 2015, è volto a semplificare e razionalizzare l’attuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso l’introduzione di un unico testo organico e sistematico, contenente disposizioni applicabili a molte delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, indicate all’allegato I del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151. Caratteristica che contraddistingue il testo riguarda l’utilizzo di un nuovo approccio metodologico, più aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali. Si tratta di un importante progetto innovativo delle norme di prevenzione incendi che consentirà il passaggio da un sistema più rigido, caratterizzato da regole prescrittive, ad uno che predilige l’approccio prestazionale, capace cioè di raggiungere elevati livelli di sicurezza antincendio attraverso un insieme di soluzioni tecniche più flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attività. [Articolo tratto dal sito www.vigilfuoco.it] Il decreto si compone di cinque articoli e di un corposo allegato tecnico. L’articolato specifica le attività cui potrà essere applicata nuova normativa e precisa, anche, le modalità di adozione della nuova metodologia introdotta in alternativa alle vigenti disposizioni di prevenzione incendi, per consentire l’introduzione del nuovo approccio con la necessaria gradualità. L’allegato è strutturato in quattro sezioni:
Sezione G Generalità: con i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio, applicabili indistintamente alle diverse attività
G.1 Termini, definizioni e simboli grafici
G.2 Progettazione per la sicurezza antincendio
G.3 Determinazione dei profili di rischio delle attività
Sezione S Strategia antincendio: contiene le misure antincendio di prevenzione, protezione e gestionali applicabili alle diverse attività, per comporre la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio
S.1 Reazione al fuoco
S.2 Resistenza al fuoco
S.3 Compartimentazione
S.4 Esodo
S.5 Gestione della sicurezza antincendio
S.6 Controllo dell’incendio
S.7 Rivelazione ed allarme
S.8 Controllo di fumi e calore
S.9 Operatività antincendio
Sezione V Regole tecniche verticali: contiene le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attività o ad ambiti di esse, le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione “Strategia antincendio” (tale sezione sarà nel tempo implementata con le regole tecniche riferite ad ulteriori attività)
V.1 Aree a rischio specifico
V.2 Aree a rischio per atmosfere esplosive
V.3 Vani degli ascensori
Sezione M Metodi: con la descrizione delle metodologie progettuali
M.1 Metodologia per l’ingegneria della sicurezza antincendio
M.2 Scenari di incendio per la progettazione prestazionale
M.3 Salvaguardia della vita con la progettazione prestazionale
4°
Elenco delle norme UNI entrate in vigore nel mese di luglio 2015
(articolo di proprietà del sito www.necsi.it)
Pubblichiamo l’elenco delle norme tecniche UNI entrate in vigore nel mese di luglio.
Le norme UNI EN sono pubblicate in lingua inglese. In alcuni casi sono anche tradotte in lingua italiana e pubblicate in versione bilingue (Italiano/inglese).
EC 1-2015 UNI EN 115-1:2010 Sicurezza delle scale mobili e dei marciapiedi mobili – Parte 1: Costruzione e installazione
EC 1-2015 UNI EN 12493:2014 Attrezzature e accessori per GPL – Recipienti a pressione di acciaio saldato per cisterne per trasporto su strada di GPL – Progettazione e fabbricazione
UNI EN 13089:2015 Attrezzatura per alpinismo – Utensili da ghiaccio – Requisiti di sicurezza e metodi di prova
UNI EN 13141-11:2015 Ventilazione degli edifici – Verifica della prestazione di componenti/prodotti per la ventilazione degli alloggi – Parte 11: Unità di ventilazione di immissione
UNI EN 13986:2015 Pannelli a base di legno per l’utilizzo nelle costruzioni – Caratteristiche, valutazione di conformità e marcatura
UNI EN 14389-1:2015 Dispositivi per la riduzione del rumore da traffico stradale – Procedure di valutazione delle prestazioni a lungo termine – Parte 1: Requisiti acustici
UNI EN 14389-2:2015 Dispositivi per la riduzione del rumore da traffico stradale – Procedure di valutazione delle prestazioni a lungo termine – Parte 2: Requisiti non acustici
UNI EN 14468-1:2015 Tennis da tavolo – Parte 1: Tavoli per tennis da tavolo, requisiti di funzionalità e di sicurezza, metodi di prova
UNI EN 14468-2:2015 Tennis da tavolo – Parte 2: Sostegni per il montaggio della rete – Requisiti e metodi di prova
UNI EN 14619:2015 Attrezzatura per sport su rotelle – Monopattini – Requisiti di sicurezza e metodi di prova
UNI EN 15567-1:2015 Strutture sportive e ricreative – Percorsi acrobatici – Parte 1: Requisiti di costruzione e di sicurezza
UNI EN 15567-2:2015 Strutture sportive e ricreative – Percorsi acrobatici – Parte 2: Requisiti di gestione
UNI EN 16474:2015 Macchine per materie plastiche e gomma – Vulcanizzatrici per pneumatici – Requisiti di sicurezza
UNI EN 16630:2015 Attrezzature installate in modo permanente per il fitness all’aperto – Requisiti di sicurezza e metodi di prova
UNI EN ISO 16701:2015 Corrosione dei metalli e loro leghe – Corrosione in atmosfera artificiale – Prova di corrosione accelerata comprendente l’esposizione in condizioni controllate a cicli umidi con vaporizzazione intermittente di una soluzione salina
UNI EN ISO 1683:2015 Acustica – Valori di riferimento preferiti per i livelli acustici e vibratori
UNI 8827-1:2015 Sistemi di controllo della pressione del gas funzionanti con pressione a monte compresa fra 0,04 bar e 5 bar – Progettazione, costruzione e collaudo – Parte 1: Generalità
UNI 8827-2:2015 Sistemi di controllo della pressione del gas funzionanti con pressione a monte compresa fra 0,04 bar e 5 bar – Progettazione, costruzione e collaudo – Parte 2: Sistemi di controllo
UNI EN 13203-2:2015 Apparecchi a gas domestici per la produzione di acqua calda – Parte 2: Valutazione del consumo di energia
UNI EN 14757:2015 Qualità dell’acqua – Campionamento di pesci con reti da pesca multi-maglia
UNI EN 26:2015 Apparecchi a gas per la produzione istantanea di acqua calda sanitaria
UNI EN 89:2015 Apparecchi a gas per la produzione ad accumulo di acqua calda sanitaria
UNI EN ISO 10240:2015 Unità di piccole dimensioni – Manuale del proprietario
UNI EN ISO 12966-4:2015 Oli e grassi animali e vegetali – Gascromatografia di esteri metilici di acidi grassi – Parte 4: Determinazione mediante gascromatografia capillare
UNI EN ISO 16649-3:2015 Microbiologia della catena alimentare – Metodo orizzontale per la conta di Escherichia coli beta glucuronidasi-positiva – Parte 3: Ricerca e tecnica del numero più probabile che utilizza 5-bromo-4-cloro-3-indolil-ß-D-glucuronide
UNI EN ISO 16948:2015 Biocombustibili solidi – Determinazione del contenuto totale di carbonio, idrogeno e azoto
UNI EN ISO 16968:2015 Biocombustibili solidi – Determinazione dei microelementi
UNI EN ISO 6647-2:2015 Riso – Determinazione del contenuto di amilosio – Parte 2: Metodi di routine
EC 1-2015 UNI CEI ISO/IEC 29100:2015 Tecnologie informatiche – Tecniche per la sicurezza – Quadro di riferimento per la privacy
EC 1-2015 UNI EN 1344:2013 Elementi per pavimentazione di laterizio – Requisiti e metodi di prova
EC 1-2015 UNI EN 14140:2015 Attrezzature e accessori per GPL – Recipienti portatili e ricaricabili di acciaio saldato per GPL – Soluzioni alternative in materia di progettazione e costruzione
EC 1-2015 UNI EN ISO 12966-1:2015 Oli e grassi animali e vegetali – Gas cromatografia di esteri metilici di acidi grassi – Parte 1: Linee guida sulla moderna gas cromatografia di esteri metilici di acidi grassi
UNI CEN ISO/TS 12025:2015 Nanomateriali – Quantificazione del rilascio di nano-oggetti da polveri generate da aerosol
UNI CEN ISO/TS 17200:2015 Nanotecnologie – Nanoparticelle in polvere – Caratteristiche e misurazioni
UNI CEN ISO/TS 18750:2015 Sistemi intelligenti di trasporto – Sistemi cooperativi – Definizione di un concetto globale per mappe dinamiche locali
UNI CEN ISO/TS 80004-6:2015 Nanotecnologie – Vocabolario – Parte 6: Caratterizzazione dei nano-oggetti
UNI CEN ISO/TS 80004-8:2015 Nanotecnologie – Vocabolario – Parte 8: Processi di nanofabbricazione
UNI CEN/TS 13388:2015 Rame e leghe di rame – Compendio delle composizioni e dei prodotti
UNI CEN/TS 15989:2015 Veicoli e attrezzature antincendio – Simboli grafici per gli elementi di controllo dell’operatore e visualizzazioni e per la segnalazione
UNI CEN/TS 16660:2015 Caratterizzazione dei rifiuti – Prova di comportamento alla lisciviazione – Determinazione del carattere riducente e della capacità riducente
UNI EN 13561:2015 Tende esterne e tendoni – Requisiti prestazionali compresa la sicurezza
UNI EN 13659:2015 Chiusure oscuranti e tende alla veneziana esterne – Requisiti prestazionali compresa la sicurezza
UNI EN 14199:2015 Esecuzione di lavori geotecnici speciali – Micropali
UNI EN 14428:2015 Pareti doccia – Requisiti funzionali e metodi di prova
UNI EN 15079:2015 Rame e leghe di rame – Analisi per spettrometria d’emissione ottica (S-OES) mediante scintilla
UNI EN 1865-1:2015 Attrezzature per il trasporto dei pazienti utilizzate nelle autoambulanze – Parte 1: Sistemi generali di barelle e attrezzature per il trasporto dei pazienti
UNI EN 54-22:2015 Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio – Parte 22: Rivelatori lineari di calore ripristinabili
UNI EN 747-1:2015 Mobili – Letti a castello e letti alti – Parte 1: Requisiti di sicurezza, resistenza e durata
UNI EN 747-2:2015 Mobili – Letti a castello e letti alti – Parte 2: Metodi di prova
UNI EN 933-8:2015 Prove per determinare le caratteristiche geometriche degli aggregati – Parte 8: Valutazione dei fini – Prova dell’equivalente in sabbia
UNI EN ISO 10319:2015 Geosintetici – Prova di trazione a banda larga
UNI EN ISO 16061:2015 Strumentazione per l’utilizzo in associazione con impianti chirurgici non attivi – Requisiti generali
UNI EN ISO 16967:2015 Biocombustibili solidi – Determinazione dei macroelementi – Al, Ca, Fe, Mg, P, K, Si, Na e Ti
UNI EN ISO 18674-1:2015 Indagini e prove geotecniche – Monitoraggio geotecnico con strumentazione di campo – Parte 1: Regole generali
UNI CEN/TS 16765:2015 Attrezzature e accessori per GPL – Considerazioni ambientali per le norme del CEN/TC 286
UNI EN 1372:2015 Adesivi – Metodo di prova degli adesivi per rivestimenti di pavimentazioni e di pareti – Determinazione della resistenza al distacco per pelatura
UNI EN 1373:2015 Adesivi – Metodo di prova degli adesivi per rivestimenti di pavimentazioni e di pareti – Determinazione della resistenza al taglio per trazione
UNI EN 14675:2015 Disinfettanti chimici ed antisettici – Prova quantitativa in sospensione per la valutazione dell’attività virucida di disinfettanti chimici e antisettici utilizzati in campo veterinario – Metodo di prova e requisiti (fase 2, stadio 1)
UNI EN 15002:2015 Caratterizzazione dei rifiuti – Preparazione di porzioni di prova dal campione di laboratorio
UNI EN 15274:2015 Adesivi per impieghi generali negli assemblaggi strutturali – Requisiti e metodi di prova
UNI EN 15275:2015 Adesivi strutturali – Caratterizzazione di adesivi anaerobici per l’assemblaggio metallico coassiale in edifici e in strutture di ingegneria civile
UNI EN ISO 13927:2015 Materie plastiche – Prova semplice per la determinazione del rilascio di calore per mezzo di un radiatore conico e di una sonda a termopila
UNI EN ISO 15701:2015 Cuoio – Prove di solidità del colore – Solidità del colore alla migrazione in materiale polimerico
UNI EN ISO 17658:2015 Saldatura – Imperfezioni nel taglio laser, taglio al plasma e ossitaglio – Terminologia
UNI EN ISO 5172:2015 Apparecchiature per saldatura a gas – Cannelli per saldatura a gas, riscaldo e taglio – Requisiti e prove
UNI EN ISO 7291:2015 Apparecchiature per saldatura a gas – Riduttori di pressione per centraline di bombole per gas industriali usati nella saldatura e nel taglio a gas e nei procedimenti connessi fino a 30 MPa (300 bar)
5°
Nove milioni di euro per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto in Emilia-Romagna
(articolo di proprietà del sito www.necsi.it)
La Regione mette a disposizione delle micro, piccole, medie e grandi imprese del territorio, nove milioni di euro per sostenere la qualificazione ambientale del sistema produttivo, promuovendo la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai luoghi di lavoro. Sono finanziabili gli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti amianto in matrice cementizia e/o resinosa, presenti in immobili in cui si svolgono attività produttive, terziarie e commerciali e sedi di lavoro per i soggetti addetti a tali attività. I progetti presentati dovranno avere un costo complessivo ammissibile non inferiore a 50.000 €, quale limite minimo valido su cui applicare le percentuali di contribuzione in conto capitale previste. L’importo massimo concedibile di contributo è pari a 200.000 €. La compilazione della prenotazione on-line della domanda potrà essere effettuata dal 23 al 25 settembre 2015, dalle ore 9:00 alle ore 18:00.
6°
Idrocarburi: novità normative
(articolo di proprietà del sito www.tuttoambiente.it)
Con D.M. 15 luglio 2015, pubblicato sulla GU n. 204 del 3 settembre 2015 ed in vigore dal 4 settembre 2015, il Ministero dello sviluppo economico ha individuato le “Procedure operative di attuazione del decreto 25 marzo 2015 e modalità di svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi e dei relativi controlli, ai sensi dell’art. 19, comma 6, dello stesso decreto”. Il decreto si compone di 59 articoli e 4 Allegati ed è volto alla disciplina delle seguenti attività:
- prospezione: trattasi di rilevi geografici, geologici, geochimici e geofisici eseguiti con qualunque metodo e mezzo, escluse le perforazioni dei pozzi esplorativi di ogni specie, intese ad accertare la natura del sottosuolo e del sottofondo marino (art. 2, comma 1, lett. a);
- ricerca: in tale attività è ricondotto l’insieme delle operazioni volte all’accertamento dell’esistenza di idrocarburi liquidi e gassosi, comprendenti le attività di indagini geologiche, geochimiche e geofisiche, eseguite con qualunque metodo e mezzo, nonchè le attività di perforazioni meccaniche, previa acquisizione della relativa autorizzazione (art. 2, comma 1, lett. b);
- coltivazione: consistente nell’insieme delle operazioni necessarie per la produzione di idrocarburi liquidi e gassosi (art. 2, comma 1, lett. c).
L’art. 3 del D.M. 15 luglio 2015 prevede che le suddette attività e le relative opere ed impianti previste nei programmi lavori hanno carattere di interesse strategico e di pubblica utilità, urgenti ed indifferibili. Viene specificato altresì che i relativi titoli minerari comprendono la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell’opera e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio dei beni in esse compresi. Il Titolo II ed il Titolo III del D.M. in esame recano specifiche disposizioni in tema, rispettivamente, di “Modalità per il conferimento del permesso di prospezione, permesso di ricerca, concessione di coltivazione e titolo concessorio unico” e di “Esercizio dei titoli”.
7°
Qualità dell’aria: Direttiva UE n. 2015/1480
(articolo di proprietà del sito www.tuttoambiente.it)
La Direttiva (UE) n. 2015/1480 della Commissione del 28 agosto 2015 apporta modifiche alle Direttive 2004/107/CE e 2008/50/CE in materia di metodi di riferimento, convalida dei dati ed ubicazione dei punti di campionamento per la valutazione della qualità dell’aria ambiente. Il provvedimento in questione modifica infatti gli Allegati IV e V della Direttiva 2004/107/CE (concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nickel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell’aria ambiente), al fine di aggiornare gli obiettivi di qualità dei dati ed i metodi di riferimento per la valutazione delle concentrazioni. Allo stesso modo sono chiariti e completati i criteri per la garanzia di qualità per la valutazione della qualità dell’aria ambiente, nonché i criteri per l’ubicazione dei punti di campionamento di cui rispettivamente agli Allegati I e III della Direttiva 2008/50/CE (relativa alla qualità dell’aria ambiente), ed i metodi di riferimento per la misurazione di taluni inquinanti, contenuti nell’Allegato VI di tale ultima Direttiva. L’art. 3 della Direttiva (UE) n. 2015/1480 precisa che le disposizioni contenute nella Direttiva stessa devono essere lette in combinato disposto con il Regolamento (CE) n. 765/2008, in particolare per quanto riguarda l’accreditamento degli organismi di valutazione della conformità, e non introducono alcuna deroga o eccezione al suddetto Regolamento. Gli Stati membri sono tenuti ad adottare i provvedimenti necessari per conformarsi alla Direttiva entro il 31 dicembre 2016, ma la Direttiva (UE) n. 2015/1480, pubblicata sulla GU n. 226 del 29 agosto 2015, entrerà in vigore il 18 settembre 2015.
8°
ILVA: alcune novità
(articolo di proprietà del sito www.tuttoambiente.it)
ANSA, Roma, 3 settembre 2015 – “Anche la gestione commissariale nelle indagini riguardanti l’Ilva. E’ la prima volta che accade. L’ex commissario straordinario Enrico Bondi (in sella dal giugno 2013 al giugno 2014) e il suo successore, Piero Gnudi, uno dei tre commissari dell’azienda in amministrazione straordinaria, sono tra i quattro destinatari di un avviso di proroga delle indagini (firmato dal gip Martino Rosati su richiesta della procura) sulla gestione dei rifiuti nella discarica ‘Mater Gratiae’. L’ipotesi di reato è quella di getto pericoloso di cose e di violazioni del testo unico sull’Ambiente. Gli altri indagati sono l’ex direttore dello stabilimento di Taranto Antonio Lupoli e l’attuale direttore Ruggiero Cola. In pratica si contesta la volontà dell’Ilva commissariata di sfruttare le discariche interne per rendere l’azienda autosufficiente nel ciclo dei rifiuti. Il 15 maggio 2013, per la gestione del sito Mater Gratiae, fu arrestato per concussione (con altri tre indagati) l’ex presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido. Secondo l’accusa, avrebbe indotto, dal 2006 al 2011, i dirigenti del settore ecologia e ambiente della Provincia di Taranto a rilasciare autorizzazioni per la discarica gestita dall’Ilva «in carenza dei requisiti tecnico-giuridici». L’inchiesta “Ambiente svenduto” sul presunto disastro ambientale provocato dal Siderurgico è poi sfociata in una raffica di rinvii a giudizio (44 persone fisiche e tre società). Tra gli imputati rinviati a giudizio c’è anche l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, accusato di concussione aggravata in concorso. Il processo comincerà il 20 ottobre. Adesso, per la gestione della discarica ‘Mater Gratiae’, si ipotizzano reati penali (un ‘atto dovuto’ in seguito all’informativa dei finanzieri) anche nei confronti di Bondi e Gnudi, che hanno previsto nei piani industriali l’istruttoria per l’utilizzo delle discariche interne. Peraltro, il decreto legge sull’Ilva che ha introdotto l’amministrazione straordinaria e la possibilità di utilizzare le risorse sequestrate dalla magistratura di Milano ai Riva nel 2013 nel risanamento ambientale dell’acciaieria di Taranto, garantisce la non punibilità penale dei commissari nell’attuazione delle misure del piano ambientale dell’Ilva. Uno “scudo” che fu aspramente contestato dagli ambientalisti, ma anche da diversi esponenti politici.”
9°
Pubblicato il 7° aggiornamento CLP che modifica la classificazione di 32 sostanze e miscele
(articolo di proprietà del sito www.necsi.it)
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L197/10 del 25 luglio 2015, il REGOLAMENTO (UE) 2015/1221 DELLA COMMISSIONE del 24 luglio 2015 che modifica il regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico. In base all’art. 3, le modifiche introdotte dal Regolamento si applicheranno alle 32 sostanze e alle miscele indicate, a decorrere dal 1 gennaio 2017.
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