La Giornata Mondiale dell’Ambiente è un programma globale che intende promuovere il cambiamento rispetto alle più urgenti questioni ambientali. Questo evento internazionale delle Nazioni Unite vede l’adesione di persone in oltre 150 paesi ed è stato portato avanti dall’agenzia dell’ UNEP fin dal suo inizio, nel 1973. Le celebrazioni ricorrono ogni anno nella data del 5 giugno.
Il tema di questa cinquantesima edizione è #BeatPlasticPollution: sconfiggere l’inquinamento da plastica. Il problema è stato affrontato anche nell’ultimo vertice dei G7 in Giappone, mentre nel corso di questa settimana, presso l’Unesco a Parigi, delegati da più di 175 paesi e 1500 altri partecipanti tra scienziati, attivisti, industriali e Ong hanno esaminato le possibilità di promuovere il primo Trattato globale sulla plastica. Si trattava delle consultazioni del Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC-2) e per l’occasione il WWF ha lanciato un nuovo appello per bandire a livello mondiale la plastica monouso, che costituisce il 50% della produzione totale.
Per sconfiggere l’inquinamento da plastiche serve l’impegno di tutti
Per quanto riguarda i rifiuti plastici, ogni anno ne sono prodotte 390 milioni di tonnellate: quasi il 50% arriva nelle discariche, meno del 10% viene riciclato, il 20% viene incenerito, più del 20% viene abbandonato e va a finire in mare.
Tuttavia in meno di due decenni potremmo, secondo l’Unep, ridurre l’inquinamento da plastica fino all’80%. Infatti migliorare il riciclo e il riuso ci consentirebbe di ridurre l’impatto delle plastiche del 30%. Un cambiamento nelle abitudini di acquisto dei consumatori resta fondamentale, per diminuire la quantità di rifiuti ma anche per orientare le scelte e le strategie di chi produce la plastica.
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