Il 22 marzo di ogni anno si celebra la Giornata mondiale dell’acqua è promossa dalle Nazioni Unite per focalizzare l’attenzione su questo elemento essenziale per la vita. Fu lanciata nel 1992 in occasione del Summit della Terra a Rio. Durante quella conferenza prese avvio il percorso che rese possibile gli Accordi di Parigi sul clima, 23 anni dopo.
La ricorrenza intende sensibilizzare intorno alla necessità di garantire, a tutte e tutti, a livello globale, l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici, e all’urgenza di tutelare e non sprecare la risorsa idrica. Il tema scelto per il 2024 è Acqua per la Pace. La difficoltà di accesso all’acqua può generare tensioni, conflitti, migrazioni. L’Onu sollecita invece l’impegno a promuovere azioni di cooperazione e coordinamento per gestirne al meglio la scarsità: sia tra le comunità territoriali che tra i Paesi.
Per quanto riguarda l’acqua nel nostro paese, secondo l’ISPRA la siccità è ormai un fenomeno conclamato e, in alcuni periodi e territori, estremo. La disponibilità della risorsa idrica nel 2023 si è ridotta di circa il 18% rispetto la media annua sul lungo periodo 1951-2023.
Ciò a causa della scarsità delle precipitazioni, in particolare nei mesi di febbraio, marzo, settembre e dicembre, e a causa dell’incremento dei volumi idrici di evaporazione diretta dagli specchi d’acqua e dal terreno.
Tuttavia secondo il BIGBANG, il modello idrologico nazionale realizzato da ISPRA, il 2023 si può considerare lievemente “in ripresa” rispetto al 2022, anno in cui la risorsa idrica ha raggiunto il suo minimo storico.
A questo link è possibile leggere il comunicato dell’ISPRA pubblicato in occasione della giornata mondiale dell’acqua: https://www.isprambiente.gov.it/files2024/area-stampa/comunicati-stampa/comunicato-acqua-2024.pdf.
Foto: Samal Deldar, pexels
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