In Europa «il solare guida la transizione verso l’energia pulita dell’Ue mentre il carbone e il gas crollano». Lo sostiene il rapporto “EU fossil generation hits record low as demand falls”, pubblicato il 30 agosto dal think tank energetico Ember, che ha analizzato la produzione energetica da gennaio a giugno 2023.
Il report rivela, riguardo l’energia da fonti fossili in Ue «la produzione più bassa mai registrata. L’eolico e il solare hanno continuato la loro crescita, con la produzione solare in aumento del 13% e quella eolica del 5%. L’idroelettrico e il nucleare si stanno riprendendo dai minimi storici nel 2022, anche se le loro prospettive a lungo termine sono incerte».
Causa del crollo dei combustibili fossili sembrano essere l’aumento del prezzo dell’energia e le misure di emergenza prese durante l’inverno, che hanno inciso sulla domanda di elettricità, scesa al minimo storico (1261 terawatt).
L’energia solare in quegli stessi mesi (gennaio-giugno) è cresciuta del 13% rispetto allo stesso periodo del 2022, quella eolica del 5%. 17 paesi hanno prodotto quote record di energia da fonti rinnovabili. Grecia e Romania hanno superato il 50% mentre Danimarca e Portogallo addirittura il 75%.
«Per accogliere la ripresa della domanda e allo stesso tempo garantire che la transizione energetica rimanga sulla buona strada, l’Ue deve accelerare la diffusione dell’energia pulita, con particolare attenzione alla risoluzione degli ostacoli all’integrazione delle energie rinnovabili», sostiene Sarah Brown, a capo del programma europeo di Ember e autrice del report.
L’Italia, invece secondo il rapporto Ember continua a dipendere da fonti fossili, «con il gas fossile che rappresenterà il 51% del suo mix di elettricità nel 2022».
Secondo Matt Owen, analista dei dati europei di Ember, e coautore del report, «Il declino dei combustibili fossili è un segno dei tempi. Il carbone e il gas sono troppo costosi, troppo rischiosi e l’Ue li sta tagliando fuori. Ma dobbiamo vedere l’energia pulita sostituire i combustibili fossili più velocemente».
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