La direttiva europea sul diritto alla riparazione, entrata in vigore a fine luglio, ha l’obiettivo di estendere la durata di vita dei prodotti al fine di ridurre i rifiuti e promuovere un’economia più sostenibile e circolare.
Secondo la direttiva, il fabbricante è obbligato a riparare il prodotto a un prezzo conveniente ed entro un termine ragionevole oltre il periodo della garanzia legale. I consumatori, invece, devono poter accedere a pezzi di ricambio, strumenti e informazioni sulla riparazione. La direttiva prevede anche incentivi, come buoni acquisto e fondi per promuovere le riparazioni, nonché piattaforme che facilitino l’accesso a servizi di riparazione locali. Gli Stati membri hanno 24 mesi di tempo per recepirla nel diritto nazionale.
Nell’ottica di garantire il diritto alla riparazione, la Francia già nel 2021 ha introdotto l’indice di riparabilità, per ridurre i rifiuti elettronici e incoraggiare la riparazione. Nell’ambito di una scala da 1 a 10, l’indice 1 segnala un prodotto difficile/costoso da riparare, 10 un prodotto facile/poco costoso da riparare. L’iniziativa riguarda smartphone, laptop, lavatrici, televisori e tagliaerba elettrici ma potrebbe essere esteso ad altri beni di consumo.
Nel frattempo la cultura del diritto alla riparazione sta crescendo un po’ ovunque. Lo testimoniano i negozi che vendono prodotti ricondizionati e la nascita dei Repair Café, il primo dei quali aprì ad Amsterdam 15 anni fa.
Il maggior ostacolo del diritto alla riparazione è a monte: il prezzo altissimo dei pezzi di ricambio e la loro poca accessibilità.
Questa è la denuncia di Right to Repair Europe, coalizione di oltre 170 organizzazioni di 27 Paesi europei. Ne fanno parte gruppi di riparazione comunitaria, organizzazioni di economia sociale, ONG ambientaliste ma anche distributori di pezzi di ricambio. Un rapporto della Open Repair Alliance uscito ieri, conteggia oltre 200.000 registrazioni di riparazioni, sottolinea l’impatto positivo delle riparazioni nelle comunità e mette a fuoco ciò che va ancora fatto.
Intanto sabato 19 ottobre sarà la Giornata Internazionale della Riparazione per celebrare il potere della riparazione di «ridurre il nostro impatto sul pianeta, imparare nuove abilità e molto altro ancora».
(Immagine: Open Repair Alliance, openrepair.org)
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