Ripascimento spiagge
In geomorfologia ed in geologia è un complesso di fenomeni naturali di trasporto/riporto/deposito, lungo i fiumi, i laghi e le coste marine, di quantità di sabbia, per l’azione dello scorrere delle acque lungo i fiumi ed in mare per l’azione delle onde e delle correnti, che determinano l’accrescimento del volume di un tratto di spiaggia. Si ha stabilità della costa quando l’entità del ripascimento è tale da bilanciare gli effetti dell’erosione.
Il ripascimento costiero artificiale, intervento a difesa dei litorali in erosione, è l’azione di ripristino e stabilizzazione delle condizioni preesistenti o ideali di tratti sabbiosi marini erosi ed in arretramento, ma anche lagunari e fluviali, quasi sempre spiagge utilizzate a fini turistici presso località balneari, attraverso l’azione di riporto di ingenti volumi di sabbia e sedimenti con le stesse caratteristiche peculiari del sito interessato (colore, granulometria e tipologia del materiale, generalmente quarzo e/o granuli di conchiglie e coralli frantumati e levigati dall’azione delle onde o digeriti da specie ittiche) provenienti da fondali o cave dell’entroterra. Un ripascimento può essere morbido, ovvero con versamento diretto di materiali sabbiosi sul litorale, oppure protetto, cioè con versamento difeso mediante la costruzione di opere marittime. I principali vantaggi del ripascimento artificiale sono:
- la quasi completa assenza di opere di difesa che, oltre a creare problemi ambientali ed estetici, interferiscono con la dinamica del litorale;
- l’ampliamento in tempi brevissimi della spiaggia;
- la possibilità di interrompere il progetto in qualsiasi momento, nel caso si rivelasse inefficace.
Tra gli svantaggi vanno invece annoverati:
- la necessità di ripetere periodicamente l’intervento, che non può essere considerato definitivo e unico;
- il costo abbastanza elevato;
- la necessità di disporre di un sedimento da riversare che abbia specifiche caratteristiche granulometriche e sedimentologiche, simili a quelle della spiaggia in erosione;
- la non sempre facile reperibilità di esso.
Il ripascimento artificiale deve rispettare severe norme di attuazione a carattere giuridico e scientifico nel settore delle opere civili marittime. I sistemi di riporto della sabbia sono molteplici, uno dei più semplici è quello di riportare la sabbia dai fondali adiacenti la linea di battigia attraverso ruspe o altri mezzi meccanici di movimento terra o con elettro/motopompe aspiratrici azionate da operatori subacquei. Un altro metodo molto utilizzato negli ultimi anni è quello di aspirare la sabbia da siti denominati così “cave di sabbia marina”, in pratica fondali distanti dalla linea di costa e profondi, attraverso mezzi navali dotati di sistemi di aspirazione molto potenti in grado di riversare attraverso lunghe tubazioni enormi quantità di sabbia presso le spiagge interessate dagli interventi. L’azione finale è quella del relativo spianamento e livellamento anche con l’ausilio di sistemi laser.
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Fonte: it.wikipedia.org