Decontaminazione elettrocinetica
In generale, i principi base dei trattamenti chimico fisici sui suoli contaminati sono:
- Mobilizzazione dei contaminanti mediante agenti chimici (tensioattivi) o in forma ionica mediante applicazione di corrente;
- Ossidazione dei contaminanti mediante agenti chimici;
- Immobilizzazione dei contaminanti al suolo e riduzione della pericolosità.
I principali trattamenti chimico-fisici, sulla base dei principi suddetti, sono invece:
- Stripping;
- Estrazione o lavaggio (noti anche come soil flushing e soil washing);
- Decontaminazione elettrocinetica;
- Ossidazione chimica;
- Stabilizzazione/solidificazione.
La decontaminazione elettrocinetica, in particolare, si basa sull’applicazione di una corrente, quindi di una differenza di potenziale, generata da due elettrodi: il positivo (o anodo), realizzato generalmente in grafite con diametro di circa 8-10 cm e il negativo (o catodo), costruito in filo di rame.
Grazie a questa differenza di potenziale i contaminanti vengono trasportati verso gli elettrodi grazie a tre fenomeni possibili:
- elettromigrazione;
- elettroforesi;
- elettrosmosi.
Ciò che risulta fondamentale per tale processo di decontaminazione è la generazione del fronte acidoche ha 2 obiettivi:
- gli ioni H+ si sostituiscono agli ioni adsorbiti alla matrice solida, liberandoli in soluzionee rendendoli disponibili alla migrazione;
- le condizioni di pH basso favoriscono la solubilizzazione di metalli ed ossidi metallici, facilitandone la raccolta al catodo.
Anodo e catodo sono integrati in speciali sistemi di circolazione, all’interno dei quali circola acqua, che permettono l’aspirazione dei contaminanti in superficie e l’adeguato trattamento in impianti chimico-fisici. In alternativa la rimozione delle sostanze contaminanti in prossimità degli elettrodi può avvenire oltre che con il pompaggio di acqua, anche collocando in prossimità degli elettrodi delle resine a scambio ionico.