Elettrodo
Un elettrodo è un conduttore di prima specie (ad esempio metallo o grafite) usato per stabilire un contatto elettrico con una parte non metallica di circuito (per esempio un semiconduttore, un elettrolita o il vuoto).
In una soluzione elettrochimica un elettrodo può essere un anodo o un catodo; secondo i termini coniati da Faraday l’anodo è definito come l’elettrodo su cui avviene l’ossidazione, mentre il catodo è l’elettrodo su cui avviene la riduzione. Un elettrodo può comportarsi da anodo oppure catodo in dipendenza dal tipo di reazione chimica che vi ha luogo. Nelle celle elettrochimiche di prima specie, in cui la reazione non può essere invertita, la corrispondenza di anodo e catodo con gli elettrodi è fissa. La cella può essere scaricata ma non ricaricata. L’anodo è negativo (cede elettroni) e il catodo positivo (acquista elettroni).
Nelle celle di seconda specie, come le batterie ricaricabili, durante la carica l’anodo è positivo e il catodo negativo, mentre durante la scarica la polarità è invertita.
Con il termine elettrodo di lavoro si intende indicare un particolare elettrodo, sfruttabile nell’analisi chimica potenziometrica, il cui potenziale varia in funzione della concentrazione di una determinata specie ionica (che rappresenta l’analita) presente in soluzione. L’elettrodo di riferimento invece rappresenta l’altro semi-elemento galvanico che ha potenziale costante e chiude il circuito.
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Fonte: it.wikipedia.org