Il Catalogo Elenco Europeo dei Rifiuti (CEER), noto anche come Catalogo Europeo dei Rifiuti, secondo l’ex sigla CER, a volte anche inteso come Codice Elenco Europeo dei Rifiuti, è l’elenco dei codici di classificazione dei rifiuti secondo la direttiva 75/442/CEE. Secondo la direttiva, viene definito rifiuto: “qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle categorie riportate nell’allegato I e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi”. Ai sensi della direttiva, sono classificati in base a un codice CER (o EER). I rifiuti sono identificati dai codici EER, sequenze numeriche, composte da 6 cifre riunite in coppie, volte a identificare un rifiuto in base al processo produttivo da cui è originato. Il primo gruppo di numeri identifica il capitolo. Il secondo gruppo di numeri identifica il sotto capitolo. Il terzo gruppo di numeri identifica lo specifico rifiuto. Esempio: 03 01 01 scarti di corteccia e sughero. I codici EER si dividono in non pericolosi e pericolosi. L’attribuzione del codice EER (CER) è indispensabile per procedere alla classificazione del rifiuto. La miscelazione di rifiuti con diversi codici EER o stesso codice EER ma diversa classe di pericolosità in fase di deposito temporaneo o trasporto è vietata. Classificazione dei rifiuti e attribuzione del codice EER: https://www.albonazionalegestoriambientali.it/Public/Iscrizione/CER Elenco codici del CEER: https://www.albonazionalegestoriambientali.it/Download/it/NormativaNazionale/013-DLGSa152_03.04.2006_AllDparteIV_AGG.pdf Fonti: albonazionalegestoriambientali.it, cnr.it, wikipedia __________________________________ CER è anche la sigla delle Comunità energetiche rinnovabili: qui la definizione
Catalogo Elenco Europeo dei Rifiuti (CEER), ex Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER)
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