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Crisi climatica

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Crisi climatica

Il termine crisi climatica descrive la crisi ecologica, politica e sociale legata al surriscaldamento globale provocato dall’attività dell’essere umano. I termini utilizzati non sono affatto casuali: crisi climatica o emergenza climatica derivano dall’idea che altre espressioni, come ad esempio “cambiamento climatico”, sminuiscano la gravità della situazione.

L’ecologo Nils Meyer-Ohlendorf ha notato che questa espressione, infatti, rimanda a un processo naturale e che alla parola cambiamento si associa normalmente un processo che avviene lentamente ed in maniera lineare, un processo naturale; pertanto, il termine depoliticizza il problema e costituisce una “vittoria per tutti coloro che non vogliono cambiare nulla”.

Fonte: unponteper.it/

Crisi climatica è un termine che permette di interpretare il cambiamento climatico con le giuste coordinate di grandezza, urgenza e responsabilità. Descrive lo squilibrio traumatico di tutte le componenti del sistema climatico a causa delle attività umane. La parola crisi fa parte di una semantica dell’urgenza che non mira a generare paralisi, bensì reazione. Quando l’attivista svedese Greta Thunberg, ispiratrice del movimento globale Fridays For Future (FFF), nell’aprile del 2019 invitava i deputati del Parlamento Europeo ad “andare in panico”, ciò che chiedeva era che la situazione fosse finalmente riconosciuta come una crisi e quindi generasse una reazione proporzionata e immediata. La testata giornalistica inglese The Guardian è stata pioniera nel mondo dei media quando nel 2019 ha comunicato le sue nuove regole stilistiche sulle tematiche ambientali. Addio “cambiamento”, se non per descrizioni strettamente scientifiche e geofisiche. Benvenute “crisi” ed “emergenza”.

Fonte: https://zeroco2.eco/it/

 


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