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Ecologia

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Ecologia

Il termine ecologia fu inventato dal biologo tedesco Ernst Haeckel nel 1866 e deriva dal greco oikos, cioè casa, ambiente in cui vivere. Haeckel definì l’ecologia come lo studio dell’economia della natura e delle relazioni degli animali con l’ambiente inorganico e organico, soprattutto dei rapporti favorevoli e sfavorevoli, diretti o indiretti con le piante e con gli altri animali; in sintesi ecologia è lo studio di tutte quelle complesse interrelazioni a cui Darwin si riferisce quando parla di condizioni della lotta per l’esistenza.

Nel 1961 Andrewartha, uno dei grandi ecologi moderni, affermò che l’ecologia è “lo studio scientifico della distribuzione e dell’abbondanza degli organismi”, La definizione di Slobodkin ha il merito di mettere in evidenza l’importanza del concetto di interazione: “L’ecologia, in termini generali, si occupa dell’interazione tra gli organismi e il loro ambiente nel più ampio senso possibile”.

Per Krebs (1972) “Ecologia è lo studio scientifico delle interazioni che determinano la distribuzione e l’abbondanza degli organismi” (Krebs, 1972).

Questa scienza fa sostanzialmente parte della biologia, occupandosi dei sistemi viventi a più alto livello di integrazione: le popolazioni (insiemi di organismi della stessa specie occupanti un determinato territorio della nostra terra), le comunità (insiemi strutturati di popolazioni), gli ecosistemi (comunità ecologiche corredate dall’ambiente fisico-chimico che le ospita), i biomi (gli ecosistemi maggiormente estesi sulla terra, classificati a seconda della vegetazione dominante e caratterizzati dall’adattamento degli organismi a specifiche condizioni ambientali) e la biosfera (insieme di tutti gli ecosistemi della terra). Dovendo studiare le interazioni degli organismi anche con l’ambiente inorganico l’ecologia richiede l’apporto di discipline quali la fisica e la chimica.

Fonte: Politecnico di Milano olmo.deib.polimi.it/ecologia/dispensa

Anche se l’ecologia è, in senso stretto, un capitolo delle scienze biologiche, questa collocazione risulta ampiamente superata quando viene concesso spazio allo studio delle condizioni di esistenza della specie Uomo e delle interazioni di quest’ultima con l’ambiente. Ne risultano inevitabilmente coinvolti problemi di ordine storico, socioeconomico e culturale e, di conseguenza, l’ecologia si salda alle scienze umane, per cui non possono sfuggire al suo campo concettuale discipline come il diritto, l’economia e la sociologia.

A fianco del significato classico il termine ecologia va sempre più assumendo i nuovi significati di scienza dell’ambiente umano e di ideologia che fa proprie le preoccupazioni dell’uomo per la degradazione dell’ambiente in cui vive. Merita sottolineare che tale evoluzione – o meglio dilatazione e differenziazione – di significati deve essere accettata come un dato di fatto che trova le sue ragioni in mutamenti di prospettive, di interessi e di esigenze, non esclusivi di questa scienza. In altre parole, aspetti e dimensioni delle scienze umane e preoccupazioni per il degrado dell’ambiente diventano, in certo modo, essi stessi parte dell’ecologia, quando vengano esaminati alla luce dei concetti e dei metodi propri dell’ecologia classica. Un esame della storia dell’ecologia dimostra, del resto, come, fin dalla sua origine, vi siano state preoccupazioni di ordine sociale, culturale e umano e come, dopo una serie di sviluppi che rientrano quasi esclusivamente nell’ambito delle scienze biologiche (ecologia classica), siano stati integrati e recuperati aspetti tipicamente umani e sociali (ecologia moderna), fino ad arrivare a una concezione allargata, quale quella attuale (ecologia politica).

Fonte: Treccani.it

 

 


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