Indicatori di sostenibilità
Un indicatore è uno strumento che permette di rappresentare in maniera sintetica ed immediata un fenomeno complesso non direttamente misurabile. Gli indicatori sono molto utilizzati per descrivere lo stato dell’ambiente e per valutare l’efficacia delle politiche pubbliche. Un buon indicatore è quello che ci permette di rilevare e porre rimedio ad un problema prima che sia troppo tardi.
Una prima distinzione può essere fatta tra indicatori ambientali e indicatori di sostenibilità, dove i primi costituiscono una parte dei secondi, anche se le due tematiche sono fortemente intrecciate.
L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha individuato le tre funzioni principali degli indicatori ambientali in relazione ai processi decisionali:
- fornire informazioni sui problemi ambientali per mettere i responsabili nella condizione di valutarne la gravità;
- dare supporto allo sviluppo delle politiche di risposta necessarie e alla definizione delle priorità, attraverso l’identificazione degli elementi chiave di pressione sull’ambiente;
- monitorare gli effetti delle politiche di risposta.
Nell’ottica dello sviluppo sostenibile, quando si parla di processi decisionali non si fa però riferimento solo alla progettazione ed implementazione di politiche in senso tradizionale, ma piuttosto a strategie, piani e programmi risultanti da processi di partecipazione, basati quindi sul confronto e la concertazione tra tutti gli agenti interessati.
Affinché gli indicatori ambientali possano svolgere le funzioni di supporto sopra indicate, è quindi fondamentale che tali indicatori vengano selezionati tenendo conto delle specificità del territorio interessato da un dato processo decisionale e coerentemente con gli obiettivi individuati da tale processo.
Va inoltre considerato che gli indicatori per rispondere adeguatamente alle esigenze delle politiche per lo sviluppo sostenibile, caratterizzate dall’integrazione di fattori ambientali, sociali ed economici, devono essere inseriti in una logica di sistema.
Tale logica è fornita dal modello DPSIR, utilizzato sia dall’Agenzia Europea dell’Ambiente che dalle Nazioni Unite, allo scopo di classificare ed organizzare gli indicatori attraverso un’analisi causale dei problemi ambientali.
A livello nazionale vengono elaborati dati e indicatori ambientali da parte di APAT (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) che vengono pubblicati in uno specifico annuario.
Esistono poi istituti di ricerca, quale ad esempio l’ISSI (Istituto per lo Sviluppo Sostenibile in Italia), che si pongono lo scopo di individuare un sistema di indicatori che rappresenti in maniera specifica la realtà italiana e il suo percorso verso la sostenibilità. La combinazione degli indicatori selezionati nei tre gruppi (società ed economia, ambiente) dà luogo all’ISSI -Indice generale italiano di sostenibilità analizzando i dati del decennio 1990-2000, tra Rio de Janeiro e Johannesburg.