Letti di essiccamento
I letti di essiccamento vengono in genere impiegati per la disidratazione di fanghi digeriti e provenienti da impianti a ossidazione prolungata che non siano stati sottoposti a ispessimento.
I letti con riempimento in sabbia sono quelli più comunemente utilizzati, nei quali uno strato di fango di spessore compreso tra 20 e 30 cm viene sistemato sul letto stesso e lasciato essiccare. La disidratazione del fango avviene grazie al drenaggio dell’acqua attraverso lo strato di fango e di sabbie e per evaporazione dalla superficie esposta all’atmosfera. È quindi presente un sistema di tubazioni di drenaggio dotate di una pendenza minima dell’1%. I fanghi, così trattati, possono essere smaltiti in discarica controllata ovvero destinati a riutilizzo sul suolo laddove possiedano idonee caratteristiche qualitative.
I principali vantaggi che caratterizzano tale opzione tecnologica comprendono il costo contenuto, la ridotta frequenza degli interventi di manutenzione e l’elevata concentrazione in secco del fango trattato. Gli svantaggi correlati a tale tecnica sono relativi all’elevato impego di superfici, alla sensibilità del processo alle condizioni climatiche e alla emissione di odori molesti.