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Processo di compattazione

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Processo di compattazione

La compattazione si produce quando le particelle del suolo sono compresse e si riducono lo spazio e la continuità dei pori. La conseguenza è un aumento della densità apparente del suolo, in quanto in una unità di volume si dispongono più particelle.

La compattazione costituisce un grave processo di degradazione, che provoca, da una parte, una perdita della fertilità dei suoli e, dall’altra, un notevole aumento del ruscellamento superficiale in quanto l’acqua non è in grado di infiltrarsi nel suolo; conseguentemente anche il rischio di erosione idrica aumenta. La compattazione riduce lo spazio a disposizione delle radici limitando in tal modo l’assorbimento di acqua e di elementi nutritivi da parte delle piante, determinando così una diminuzione delle rese produttive. La perdita della stabilità della struttura, dovuta al collasso delle pareti dei pori, si traduce in una diminuzione della capacità di infiltrazione: ciò determina che l’acqua satura il suolo più facilmente ed anche la temperatura del suolo diminuisce. Queste condizioni rallentano l’attività dei microrganismi del terreno e, conseguentemente, la decomposizione della sostanza organica ed il rilascio dei nutrienti. Inoltre si possono manifestare processi di denitrificazione (l’azoto nitrico viene trasformato e perduto nell’atmosfera), o produzione di gas tossici per le piante in prossimità delle radici.

Un suolo compattato è riconoscibile per le seguenti caratteristiche:

  • densità apparente più alta. Uno strato coltivato normalmente possiede una densità apparente che oscilla tra 1100 e 1400 kg/m3; un suolo compattato può avere una densità apparente anche superiore a 2000 kg/m³;
  • la struttura si presenta debole, a forma di lamina (laminare), con rischio di perdita di qualsiasi disposizione spaziale delle particelle del suolo: nel qual caso non è osservabile alcun aggregato (struttura massiva);
  • maggiore resistenza alla penetrazione;
  • limitato radicamento delle piante con radici appiattite, girate o di ridotte dimensioni, che talvolta si sviluppano orizzontalmente e non in profondità.

Il grado di compattamento del suolo si valuta in termini di porosità: un terreno si considera compatto quando la sua porosità è inferiore al 10%.


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Fonte: agricoltura.regione.campania.it